Chrystal Grauso presidentessa: terza donna nella storia del Club Italiano di Città del Capo
Tuesday, 15th October 2013 

Chrystal Grauso è stata eletta domenica pomeriggio presidentessa del Club Italiano di Città del Capo. Succede a Raffaele Panebianco ed è la terza donna a presiedere il sodalizio dopo Michelina Ciman e Patrizia Giai Pron Di Già. Nei suoi 47 anni di storia, il club, fondato nel 1965, ha avuto, contando anche lei, 20 presidenti, alcuni dei quali hanno ricevuto l'incarico più di una volta. Il più eletto di tutti è stato Giuliano Fiorini, eletto per ben quattro volte nel 1985, nel 1999, nel 2003 e nel 2007.

L'assemblea generale dei soci, alla quale hanno partecipato circa una sessantina dei 537 detentori di tessere sociali, in rappresentanza di altrettante famiglie, ha anche eletto il nuovo consiglio direttivo, del quale fanno ora parte lo stesso presidente uscente Raffaele Panebianco, Ciro Ferrone, Barend van As, Michele Sforza, Lynda Piemontesi, Piero Sangiorgio, Salvatore Uzzardi, Roberto Palmieri, Diego Chiste, Riccardo Patanè, Carlo Cammisa, Carlo Bravetti e Paolo Marchese. Riccardo Patanè, che nel precedente direttivo rappresentava d'ufficio i giovani del club, questa volta è stato eletto, per cui la sezione giovanile ha il diritto di scegliersi un nuovo delegato. Molti soci del club non sono italiani perché da alcuni anni è in atto una trasformazione del sodalizio in struttura al servizio non soltanto degli italiani ma di tutte le comunità che gravitano nell'area geografica in cui il club è situato. La trasformazione è necessaria per ottenere il rinnovo della concessione del terreno da parte del consiglio comunale di Città del Capo, in scadenza fra due anni.

Il nuovo direttivo si riunirà a giorni per l'assegnazione di cariche e incarichi.

Nella sua relazione in veste di tesoriera del club, in apertura di assemblea, presenti fra gli altri il console Edoardo Vitali e il nuovo presidente del Comites Roberto Boni, Chrystal Grauso ha affermato che "la situazione economica del Club Italiano di Città del Capo è senza dubbio fra le migliori riscontrabili fra tutti i sodalizi del Sud Africa". Alla costruzione di questa florida posizione ha contribuito particolarmente negli ultimi due anni un marcato aumento delle entrate grazie alla buona amministrazione, ai molti eventi di successo organizzati, all'aumento dei soci, ma soprattutto al sostenuto volume di affari alimentato dalla popolarità del ristorante gestito con grande successo dai fratelli Palmieri. La buona salute dei conti è dovuta all'aumento delle entrate, che consentiranno di azzerare entro quest'anno, ha detto la Grauso, il debito contratto per i miglioramenti apportati alla sede sociale negli anni precedenti. Una volta chiuse le pendenze sarà possibile mettere mano a un programma di manutenzione più deciso per risolvere alcuni seri problemi attuali, primo fra tutti le infiltrazioni d'acqua attraverso il tetto nei giorni di pioggia, particolarmente fastidiose adesso che stiamo entrando nella stagione delle piogge invernali.

I soci hanno anche approvato due piccole variazioni dello statuto sociale necessarie per mettersi in regola con i requisiti della legislazione sudafricana che disciplina la vita delle associazioni senza fini di lucro.

Nella sua relazione, che pubblichiamo più sotto, il  presidente uscente ha messo particolarmente in risalto le attività realizzate per migliorare la ricettività e la popolarità del sodalizio. Nella successiva votazione si è tuttavia riscontrato che molti soci non gli hanno perdonato alcune decisioni da lui adottate, specialmente in fatto di spese, senza previa informazione e consultazione dei collaboratori. Decisioni che a un certo punto avevano fatto temere che i debiti potessero mettere il club in una tragica posizione di insolvenza. Cosa che non è avvenuta, come aveva spiegato poco prima la Grauso, grazie a un prestito senza interessi fatto al club dalla sua ditta di revisioni contabili.

Un intervento atteso dai presenti è stato quello di Roberto Boni, il quale ha affermato fra l'altro che, "dopo essere stato per otto anni un organismo privo di vita e di utilità, il Comites si sforzerà d'ora in avanti di lavorare efficacemente per la comunità e nella comunità".

Un intervento applaudito è stato quello di Renato Fioravanti, il quale, a proposito di un prestito di 150.000 rand fatto dal Comites al club, ha sostenuto che quei soldi "non erano del Comites ma della comunità e dovrebbero quindi essere restituiti a coloro che li avevano raccolti, cioè i soci del club". Boni ha risposto con un diplomatico "ci penseremo".

Questa per sommi capi la relazione del presidente Panebianco:

"We as a committee have always understood the importance of a united and strong management committee being able to agree to disagree and have therefore over the past two years been actively involved in the running of the Club. This to ensure that the members needs, your needs, are met. By appointing a permanent administrator (Giulia Semprini) and implementing a more hands-on approach to the management of the Club. this committee has been able to:-

1. Gain control of the Club.
2. Provide you, the members, with a better quality meal.
3. To be charged realistic club prices.
4. To provide you with a service you deserve
5. To gain an enormous increase in income from bookings and functions.

In the past two years the committee has ensured a substantial increase in revenue, through income generating opportunities and, in the short term, done very well in raising funds to meet the members needs by providing an ever improving and well maintained club. Our focus has always been to fulfill the needs of our members and before we make any decisions we ask ourselves:-

1. Will it make our members happy or fulfill their needs?
2. Does it make us stronger financially and/or at what cost?
3. Will it benefit our children (who are our future)?

Two years ago we embarked on a mission to bring back the Youth to the Club. This has been achieved through the building of the action soccer courts thereby the formation of a League to which we have no less than 30 members participating teams.

Through this initiative the club is now able to say that we have an active youth section which through representation is present at committee meetings.

This was one of my priorities during my term as president in ensuring the return of the youth to the club and in this way guaranteeing our future.

Mission accomplished and it is up to them to take it further from here. Well done to Riccardo Patané, Marco Rabbiosi, Leonardo Sforza and their friends.

Another project we embarked on was to establish Italian classes at the Club. This has come to fruition through Italian lessons available on Wednesdays and the average student count attending is 18 students.

As far as the appointment of a permanent administrator is concerned, I think the results of this can be clearly seen by all as a resounding success with the membership figures rising every year and the administration duties being fulfilled. As you can see from the Treasurer’s Report  the functions held have been a great financial success and this the result of hard work put in by those organizing the events and good planning".

"Il Club Italiano che abbiamo sempre sognato e al quale abbiamo ispirato la nostra azione - ha concluso Panebianco - deve essere: una casa lontana da casa, un ambiente sano e piacevole per i nostri figli, un luogo dove incontrare amici e fare altre amicizie, un luogo dove preservare le nostre radici italiane, un posto dove amare la vita e vivere la vita all'italiana, un luogo che i figli dei nostri figli possano amare, durare e migliorare. Questo club è stato creato dalla dedizione, dal lavoro e dai contributi finanziari di un gruppetto di italiani appassionati e con gli stessi ideali il cui sogno era un Club Italiano nel quale la comunità potesse ritrovarsi come una famiglia per celebrare la propria cultura, le proprie tradizioni e la propria italianità".

Nelle foto, da sinistra, il nuovo presidente del Comites Roberto Boni, il presidente uscente del club Raffaele Panebianco e la nuova presidentessa Crystal Grauso; due momenti della riunione e la targa che ricorda tutti i presidenti che il club ha avuto in 47 anni.

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