Messaggio di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia per il Natale e il Nuovo Anno
Tuesday, 15th October 2013 

Italiani!
 
si chiude un anno in cui abbiamo celebrato il 150° anniversario della proclamazione del Regno d'Italia. Si è parlato di Unità, ma questa, per il vero,  fu raggiunta più tardi, con Venezia nel 1866, con Roma nel 1870, con Trento e Trieste nel 1918.
 
Si è parlato di ombre, più che di luci,  di quella epopea: ma le ombre, che nessuno vuole negare, sono parte di ogni vicenda umana, che sia personale o collettiva.

Ciò che resta è che un gran Re come Vittorio Emanuele II, uno statista come Cavour, uomini di pensiero e di azione come Mazzini e Garibaldi, spiriti immortali come Foscolo, Leopardi, Verdi, Manzoni, Carducci fecero sì che, dopo lunghi secoli di servaggio e di divisione, il popolo italiano ritrovasse unità, indipendenza e libertà.

Si chiude un anno in cui abbiamo attraversato grandi difficoltà economiche e sociali.
 
Esse hanno radici internazionali ma anche, e soprattutto, interne.

Ho ripetuto tante volte - ma non mi stancherò di farlo - che, senza un profondo rinnovamento culturale e istituzionale, le riforme, auspicate da ogni parte, si risolveranno sempre in operazioni di potere a vantaggio di pochi e a detrimento di molti.

Auspico comunque che - nonostante tutto - la classe dirigente del Paese voglia e sappia operare per il bene comune, tutelando soprattutto, in questi  momenti difficilissimi, i più deboli e i più indifesi.
 
Unitamente a mio figlio Aimone, rivolgo a tutti i concittadini, agli italiani che lavorano in ogni parte del mondo, ai militari impegnati nelle missioni all'estero, l'augurio di trascorrere un sereno Santo Natale e di vivere un buon 2012!

Affrontiamo - tutti insieme - l'anno che viene, con speranza e determinazione, ciascuno dal posto che la Provvidenza ci ha assegnato! ", secondo l'esortazione che, in un Suo memorabile messaggio, ci rivolse  il Re Umberto II.
 
Viva l'Italia!
 
da Castiglion Fibocchi, 24 dicembre 2011

AMEDEO DI SAVOIA

Amedeo di Savoia-Aosta (1943)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Amedeo di Savoia (Firenze, 27 settembre 1943) è un membro di Casa Savoia ed un imprenditore italiano.
 
Anche se la Repubblica Italiana non riconosce effetti giuridici ai titoli nobiliari, Amedeo è conosciuto come quinto duca d'Aosta, principe della Cisterna e di Belriguardo, marchese di Voghera e conte di Ponderano. Il titolo di duca di Savoia, legato alla questione dinastica, è contestato da Vittorio Emanuele di Savoia e dai suoi sostenitori. In Croazia Amedeo è anche noto come Zvonimiro II, nome col quale fu acclamato re di Croazia dai monarchici croati a seguito dell'abdicazione del padre nel 1943.

Biografia - La nascita
 
Nipote dell'omonimo eroe dell'Amba Alagi, Amedeo di Savoia Aosta è l'unico figlio di Irene di Grecia e di Aimone di Savoia, quarto duca d'Aosta e re di Croazia con il nome di Tomislavo II.
 
La caduta di alcune bombe alleate nei pressi di Palazzo Pitti, la residenza ufficiale fiorentina di Aimone di Savoia e di sua moglie Irene, provocò, il 27 settembre 1943, il parto anticipato di quest'ultima, che avvenne in una stanza al piano terra considerata al riparo dai bombardamenti.
 
Il neonato fu battezzato dal cardinale arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa, prontamente accorso, con i nomi di Amedeo (in ricordo dello zio caduto in Africa) Umberto Costantino Giorgio Paolo Elena Maria (in onore dei parenti) Fiorenzo (in omaggio alla città di Firenze) Zvonimiro. L'ultimo nome, Zvonimiro, deriva dal fatto che, alla nascita, Amedeo era principe ereditario di Croazia (suo padre Aimone ne era diventato re nel 1941).
 
Alla nascita ricevette il titolo di duca delle Puglie, e, all'abdicazione di suo padre Aimone alla corona croata nel 1943, i monarchici lo acclamarono come nuovo re di Croazia. Amedeo, tuttavia, non ha mai reclamato questo titolo.
 
La prigionia
 
Tre settimane prima della nascita di Amedeo il Regno d'Italia aveva firmato l'armistizio di Cassibile, cessando le ostilità contro le forze inglesi e statunitensi nell'ambito della seconda guerra mondiale.
 
Il 26 luglio 1944, su ordine firmato personalmente da Heinrich Himmler, i nazisti deportarono il piccolo Amedeo nel campo di concentramento austriaco di Hirschegg, vicino Innsbruck, insieme alla madre Irene di Grecia ed alle cugine Margherita e Maria Cristina, uniche figlie di suo zio Amedeo, terzo duca d'Aosta, e della duchessa Anna d'Orléans.
 
Carmine Senise, anch'egli prigioniero nel campo di concentramento di Hirschegg, ricorda nel suo diario:

«Giunsero a fine luglio le due duchesse d'Aosta: Anna di Francia con le giovanissime principesse Margherita e Maria Cristina, ed Irene di Grecia, con un amore di bimbo di otto mesi, il principino Amedeo. La brutalità tedesca non aveva avuto riguardi né per la tenera età del bambino, [...] né per la nobiltà della personale condotta delle due duchesse, rimaste com'erano a Firenze solo per non abbandonare nell'ora del pericolo la popolazione fra la quale erano vissute. Senza umanità, senza rispetto per il rango, (i tedeschi) li avevano fatti prigionieri accomunandoli nel trattamento a qualsiasi altro internato. Il loro caso ci commosse, ne soffrimmo nel cuore e nei nostri sentimenti di italiani, ma la loro presenza nella tristezza del momento portò subito una nota di alta gentilezza e doveva essere poi, per i loro continui atti di bontà, come un raggio di sole». (Giulio Vignoli, Il Sovrano Sconosciuto, Tomislavo II Re di Croazia, Mursia, pagina 149.)

La liberazione e il ritorno in Italia

Dopo la liberazione dal campo di concentramento di Hirschegg, avvenuta nel maggio 1945, Amedeo visse per alcune settimane in Svizzera. Il 7 luglio 1945 Irene di Grecia col figlio rientrarono in Italia: si fermarono prima a Milano, dove Aimone vide per la prima volta il figlio, e successivamente raggiunsero Napoli, dove Amedeo incontrò la nonna paterna Elena d'Orléans.
 
In Italia, Irene ed Amedeo si stabilirono a Fiesole, vicino Firenze. Nel 1948 morì a Buenos Aires colpito da un infarto Aimone di Savoia, padre di Amedeo, e quest'ultimo assunse il titolo ducale come capo della casa Savoia-Aosta. In seguito Amedeo ebbe come precettore agli studi l'ammiraglio Giulio Cerrina Ferroni, studiò presso il Collegio Navale Morosini di Venezia, e, successivamente, si recò a studiare in Inghilterra. Frequentò i corsi dell'Accademia Navale di Livorno, al termine dei quali venne imbarcato con il grado di ufficiale della Marina Militare per esercitazioni nell'Atlantico e nel Mediterraneo. È laureato in scienze politiche all'università di Firenze.
 
A seguito del mutamento istituzionale del 1946 divenne punto di riferimento per i monarchici italiani e rappresentò più volte Umberto II, costretto all'esilio fino alla morte, alle manifestazioni svoltesi nel territorio nazionale.
 
Di madre greca, il 14 maggio 1962 Amedeo fu uno dei principi scelti per sostenere le corone sulla testa degli sposi durante la cerimonia ortodossa del matrimonio di Juan Carlos I di Spagna (suo cugino di secondo grado) e Doña Sofia (sua cugina prima).
 
Attualmente Amedeo vive in Toscana, a Castiglion Fibocchi, dove è imprenditore agricolo (Vini Savoia-Aosta) e dove segue alcune società in veste di consulente, consigliere d'amministrazione e presidente. Nel 1996 è stato nominato rappresentante del comune di Palermo per la Fondazione Internazionale "Pro Herbario Mediterraneo", e, dal 1997, ne è presidente.
 
Nel 2003 è stato nominato dal Governo Italiano presidente del comitato di gestione permanente della Riserva Naturale Statale Isola di Vivara. Nello stesso anno è stato nominato "testimonial" della Rassegna Internazionale del Cinema Nomade e di Emigrazione "Metix Film Festival". È inoltre cittadino onorario di Marigliano, Pantelleria ed Abetone. Appassionato di botanica, in particolare di piante succulente, ha viaggiato in tutto il mondo, particolarmente in Africa.
 
Discendenza
 
Amedeo ha sposato in prime nozze il 22 luglio 1963, a Sintra, in Portogallo, Claudia di Francia (nata nel 1943), figlia di Enrico d'Orléans, conte di Parigi e pretendente al trono di Francia. Testimoni dello sposo erano Juan Carlos I di Spagna ed Umberto II d'Italia.
 
Dal primo matrimonio sono nati:
Bianca Irene Olga Elena Isabella di Savoia Aosta (nata il 22 aprile 1966), sposata nel 1988 con Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga (5 figli).
Aimone Umberto Emanuele Filiberto Luigi Amedeo Elena Maria Fiorenzo di Savoia Aosta (nato il 13 ottobre 1967), sposato nel 2008 con Olga di Grecia, figlia di Michele di Grecia. Ha due figli, Umberto, nato il 7 marzo 2009 e Amedeo, nato il 24 maggio 2011.
Mafalda Giovanna di Savoia Aosta (nata il 20 settembre 1969), sposata con Alessandro Ruffo di Calabria, nipote della regina Paola del Belgio, e in seguito sposata con Francesco Lombardo di San Chirico, nipote del noto compositore Carlo Lombardo 8º barone di San Chirico (3 figli).
 
Il primo matrimonio è stato dichiarato nullo dalla Sacra Rota, ed, il 30 marzo 1987, Amedeo ha sposato in seconde nozze, nella cappella di Villa Spedalotto, presso Santa Flavia, Silvia Paternò di Spedalotto, figlia di Vincenzo Paternò marchese di Reggiovanni (1923).
 
Amedeo di Savoia ha anche riconosciuto Ginevra Maria Gabriella van Ellinkhuizen di Savoia Aosta, affetta da sindrome di Down, nata il 20 marzo 2006 alla Mangiagalli di Milano e concepita durante una relazione avuta con la duchessa Kyara van Ellinkhuizen.

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