Il Carnevale dei Menestrelli del Capo
- Details
- Created on Tuesday, 02 December 2014 15:23
Città del Capo in dicembre appartiene ai Menestrelli, in passato detti anche Coons per il fatto di dipingersi le mani e la faccia in modo da somigliare ai "raccoons", gli orsetti pescatori, resi popolari dagli artisti americani che in epoche passate si mascheravano così per eludere le discriminazioni razziali e a modo loro prendere in giro la bigotteria dei loro connazionali bianchi.
Gli appuntamenti più importanti, al culmine di un anno di incessante lavoro, si concentrano alla fine dell'anno e sconfinano nell'anno nuovo con la celebrazione il 2 gennaio del Secondo Capodanno o, in afrikaans, Tweede Nuwe Jaar, ossia il giorno di libertà che era stato dato dai coloni olandesi ai loro schiavi perché celebrassero il Capodanno a modo loro, ma almeno un giorno dopo quello dei bianchi, durante il quale erano tenuti a prestare servizio nelle case dei loro padroni.
Nel Tweede Nuwe Jaar la città appartiene ai Menestrelli, che sfilano per le strade del centro nei costumi delle rispettive scuole del carnevale, un po' come avviene a Rio. Il costume deve ogni anno essere diverso da quello dell'anno prima, ma la composizione dei gruppi che marciano è dettata da regole che sono state coniate e rispettate fin dalla metà dell'Ottocento. Ogni gruppo ha un complesso musicale che accompagna la sfilata con gli strumenti più vari, ma lo strumento che non può mancare è il "ghoema drum", ossia il tamburo a forma di botticella che è diventato patrimonio di tutti i complessi musicali tradizionali dei popoli di colore e creoli di tutto il mondo.
I partecipanti alla sfilata sono migliaia, ma si può dire che ormai la festa sia finalmente condivisa da tutta la popolazione del Capo e dai turisti che si assiepano lungo il percorso per immortalare con le loro macchine fotografiche e telecamere le scenette e i volti più pittoreschi.
Un carnevale che racconta il coraggio, lo spirito indomabile e la gioia di vivere di una popolazione di origini diverse e lontane, approdata al Capo in catene ma finalmente libera di trasmettere al mondo intero il valore inestimabile della solidarietà umana che le ha consentito di superare le sfide più crudeli... sorridendo sempre.