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Tuesday, 15th October 2013 

Pensioni Inps-Citibank attraverso la Western Union: un'altra presa in giro per chi vive in Sud Africa?

"I pensionati residenti all’estero che non avessero ancora completato il processo di verifica dell’esistenza in vita, richiesto da Citibank, potranno ritirare la rata di luglio della loro pensione recandosi personalmente (con l’esclusione di delegati e tutori) entro e non oltre il 19 luglio, presso gli sportelli Western Union. Questo quanto stabilito negli ultimi giorni dall’Inps, alla luce delle difficoltà riscontrate dagli anziani pensionati che avrebbero dovuto dimostrare l’esistenza in vita entro il 2 giugno scorso. La riscossione personale da parte del pensionato allo Sportello Western Union costituisce prova dell’esistenza in vita. Una volta completata in tal modo la verifica, il pagamento delle rate successive della pensione sarà effettuato secondo le modalità ordinarie".

Questo in sostanza il comunicato che ci è pervenuto dall'Italia e che abbiamo pubblicato qualche giorno fa, contenti che il problema fosse stato finalmente risolto. Errore. Sembra che per chi vive in Sud Africa si tratti di un'altra presa in giro. La signora Maria Caluzzi, che sta assistendo in collaborazione con il consolato e il Comites i pensionati di Città del Capo, ci informa che finora nessuno di loro è riuscito a ottenere un rand dagli agenti della Western Union operanti in questa provincia e segnalazioni analoghe arrivano anche dall'Eastern Cape (Port Elizabeth ed East London).

Una ricerca condotta attraverso internet e telefono dalla nostra redazione è purtroppo arrivata alla stessa conclusione: i pensionati sono stati crudelmente presi in giro. Infatti, a parte il fatto che gli unici due agenti segnalati online per Cape Town sono molto lontani dalla città, Travelex di Canal Walk non ha mai sentito parlare di pensioni pagate dall'Inps o dalla Citibank. L'impiegata che ci ha riposto, molto gentile a desiderosa di aiutare, non ha potuto che dirci: "Noi paghiamo le rimesse provenienti dall'estero alle persone che si presentano con un documento di identità, una bolletta di un'azienda di servizio da cui risultino nome e cognome e indirizzo sudafricano e il codice di 10 cifre relativo al pagamento effettuato in Italia o a Londra". Ma quando qualche pensionato si è presentato con tutte queste informazioni agli sportelli di altri agenti della Western Union a Cape Town o a Gordon's Bay la risposta è stata che a quel numero di 10 cifre non corrispondeva alcun bonifico. E la circolare che abbiamo pubblicato non fa riferimento ad alcun numero di riferimento, per cui si dovrebbe presupporre l'esistenza di una lista in possesso della Western Union con i nomi di tutti i pensionati in una posizione che li costringa a fare ricorso a questo metodo di riscossione.

In altre parole tutto questo discorso significa che i pensionati in oggetto non saranno in grado di provare la propria esistenza in vita attraverso gli sportelli della Western Union e quindi non soltanto non potranno riscuotere la pensione di luglio con relativa "quattordicesima", ma saranno a rischio di non riuscire a riscuotere neanche le pensioni successive.

Un vero marasma, se si considera che in questa categoria rientrano i pensionati che non sono riusciti a dimostrare di essere vivi entro il 2 giugno scorso, mentre non sono stati ancora risolti i problemi di molti di coloro che non erano riusciti a mettersi in regola entro la fine del 2011. Un dramma soprattutto per i pensionati più anziani, malati e fragili, per i quali tutta questa storia è peggio di una malattia.

Ogni soluzione finora adottata e strombazzata come idea geniale non ha fatto che complicare la situazione, che secondo noi si potrebbe superare velocemente attraverso comunicazioni consolari direttamente all'Inps del tipo: "Questa la lista degli italiani che in data odierna risultano presenti e viventi in questa circoscrizione consolare. Confrontatela con l'elenco dei pensionati che attendono il pagamento di uno o più ratei e pagateli immediatamente". Ma oggi le cose facili sembrano estremamente complicate.


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