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Tuesday, 15th October 2013 

Primarie Pdl: occasione e rischio

Marco Zacchera da Verbania -

PDL PRIMARIE: IO VOTERO' ALFANO
Dopo mesi di interminabili discussioni finalmente iscritti, elettori e simpatizzanti del PDL e del centro-destra saranno chiamati domenica 16 dicembre a votare per le primarie, un voto per definire il potenziale candidato a premier e comunque chi guiderà il partito in vista delle elezioni.   

Un appuntamento importante, purtroppo preparato male, di fretta, con regole e candidati ancora da definire, rischiando così di sciupare una grande occasione di democrazia e verifica interna.   

Una splendida occasione di rilancio organizzativo e politico (il PD è stato capace di mascherare la sua crisi strutturale con il duello Renzi-Bersani, che comunque ha portato attenzione sul partito mobilitando volontari e opinione pubblica) rischia nel centro-destra di  frammentarsi tra troppi candidati, solo alcuni dei quali sono persone serie e coerenti e che in passato hanno dimostrato capacità, impegno e spirito di militanza. Nelle prossime ore credo che alcuni candidati verranno cancellati o si auto-ritireranno (per fortuna!) dopo aver goduto di un po' di scontata e gratuita attenzione dei media, ma il PDL deve comunque trovare nell'appuntamento del 16 dicembre la possibilità del suo rilancio soprattuto in vista delle prossime elezioni politiche, con la speranza che Berlusconi dimostri  senso di responsabilità e non boicotti questo appuntamento.

E' ancora presto per capire quali saranno i candidati “veri” ma ad oggi voterei per Angiolino Alfano pur esprimendo apprezzamento per alcuni degli altri candidati come Guido Crosetto, deputato piemontese che da tempo è critico con il governo Monti, Alessandro Cattaneo, il mio amico giovane e bravo sindaco di Pavia o Giorgia Meloni, l’ex ministro della gioventù che ha un passato come valida responsabile dei giovani di AN e a cui mi lega una comune esperienza politica.
 
Non entro nel merito delle loro capacità che sono indubbie e della loro personale integrità e valore, ma mi auguro che qualcuno di loro alla fine converga proprio su Alfano perchè il mio è un ragionamento semplice, che trascende le “primarie” per puntare al traguardo elettorale (ed è un parere disinteressato visto che NON sarò candidato...).

A marzo il PDL (o quello che ne resterà) dovrà opporsi alla probabile – ma non ancora scontata - vittoria della sinistra: per limitare i danni occorre al PDL e a tutto il centro-destra un leader conosciuto e credibile.  Se Berlusconi avesse capito prima la necessità di farsi da parte, in questi mesi una leadership del PDL avrebbe potuto crescere e consolidarsi nel partito, con un dibattito e un confronto approfondito e serio, ma oggi restano solo poche settimane prima del voto e non possiamo che approfittare delle “primarie” per dare forza a un leader. Secondo me anche per il livello di sua consocenza nell'opinione pubblica l'unico che oggi può avere queste caratteristiche è proprio Angiolino Alfano.
 
Credo che il torto di Alfano sia di non aver avuto fino a ieri il coraggio, la voglia, la forza di dire “stop” a Berlusconi ed uscire prima dal suo cono d’ombra, facendo valere le sue doti e la possibilità di legittimare la sua segreteria (voluta da tutti all’unanimità nel luglio dell’anno scorso, non dimentichiamolo!). Ora che Alfano questo coraggio e questa forza l’ha finalmente trovata va aiutato a consolidarsi e sarebbe sciocco suicidare politicamente l’unica persona che può rappresentare con una immagine comunque rinnovata il PDL guidandolo alle elezioni, ma che per farlo al meglio deve avere una sua forza e credibilità interna al partito con una maggioranza di consensi “popolari” che lo sottoponga al minimo possibile di pressioni e ricatti. Per questo mi auguro che si converga su di lui e – dopo le elezioni – si riesca ad organizzare una opposizione ben strutturata (se perderemo) o una alleanza di governo con i moderati ma anche con la Lega Nord, forze senza le quali non si può pensare di avere una maggioranza. Perchè – come ha ricordato anche Napolitano – i “tecnici” non sono eterni e la nostra Italia  ha bisogno di una “Politica” seria e responsabilizzata che si assuma l'onere della guida del paese, anche ad evitare clamorosi autogol come quelli che potete leggere qui sotto...
 
LEGGE DI STUPIDITA'
Mi dicono che in molti mi hanno notato a Milano in prima fila al corteo di centinaia e centinaia di sindaci esasperati con il governo Monti che con la “legge di stabilità” (da noi ribattezzata “legge di stupidità”) non tiene conto delle realtà degli Enti Locali, non prende atto di chi si comporta bene e di chi spreca tanto che anzichè far risparmiare rischia di bloccare tutte le amministrazioni locali, oltre al lavoro di centinaia di migliaia di imprese del nostro paese.

Continuo a dirlo: risparmiare si deve e si può ma gli Enti Locali – avuti per tempo degli obiettivi chiari da raggiungere – devono avere la possibilità di farlo in autonomia finanziaria perchè le stesse regole non possono valere in realtà diverse e specifiche. Assurdo poi che non si permettano ad esempio le spese di carattere straordinario di carattere ambientale sottoponendo perfino i costi del tornado del 25 agosto (è il caso di Verbania) al blocco ed ai limiti della “legge di stabilità”: è o non è una “stupidità”?

Ma soprattutto ci vuole almeno reciproca serietà e se lo Stato giustamente pretende tagli e pagamenti in 30 giorni  deve allora a sua volta fare lo stesso. Quella qui di seguito vuole denunciare un “esempio di stupidità” (o di arroganza) di uno Stato che non mantiene gli impegni che impone agli altri. Ne ribadisco il contenuto: senza un congruo e celere versamento del circa 1.000.000 di euro che il Ministero della Giustizia deve al Comune di Verbania per il mantenimento del Palazzo di Giustizia (e da noi anticipato da ormai 2 anni) dopo le feste saremo costretti a spegnere il riscaldamento e le luci, bloccare le bollette del telefono e le manutenzioni. E' lo stesso Stato a costringerci a farlo quando chiede il rispetto dei tempi di pagamento, il blocco dei consumi, il contenimento dei costi...e poi non paga i suoi debiti.

- Al Presidente del Consiglio dei Ministri
- Al Ministro della Giustizia
- Al Presidente della Corte d'Appello di Torino
- Al Presidente del Tribunale di Verbania

OGGETTO: RIMBORSO SPESE UFFICI GIUDIZIARI DI VERBANIA – DPR 187/98.

Le recenti normative sulla “spending review” hanno sottolineato come la nostra amministrazione comunale – “comune virtuoso” sotto ogni altro punto di vista - sia per alcuni parametri non in linea con le medie proposte in sede governativa e, con il D.Lgs. di recepimento della direttiva europea 2011/7UE del 16/02/2011 si è sottolineata altresì l’obbligo per i comuni di procedere alla liquidazione dei propri fornitori entro e non oltre 30 giorni dalle scadenza delle fatture pena l’applicazione di pesanti sanzioni ed aggravio d’interessi nei loro confronti.
Va da sé che nella quantificazione dei costi vengono conteggiati come “comunali” anche quelli relativi ai servizi forniti per il mantenimento delle strutture del Palazzo di Giustizia.

Ma dall’esame dei conteggi relativi alle anticipazioni che questo comune è tenuto a sopportare per mantenere le strutture del Tribunale di Verbania e relativi servizi appare come ad oggi il Ministero debba ancora corrispondere € 221.689,00 per il saldo 2010 (quantificato solo recentemente dalla contabilità statale),  mentre il saldo 2011  non è ancora stato quantificato dal Ministero ma che riteniamo possa ammontare a circa € 250.000,00, mentre per il 2012 le spese già sostenute dall’ente ammontano a circa € 530.000,00 senza avere nessun pagamento neppure in acconto.

Appare evidente che se il Ministero avesse provveduto con tempestività a liquidare il dovuto nei tempi che a sua volta il Governo impone ai comuni non ci troveremmo discordanti con le medie richieste.  In questa situazione sempre più difficile per tutti credo che si imponga rigore ma anche rispetto reciproco delle regole e il buon esempio lo deve dare proprio anche il Ministero o – in alternativa – le somme spese per il Palazzo di giustizia devono almeno essere sospese o stralciate dai conteggi relativi agli scostamenti sui “costi standard” comunali che ne vengono direttamente compromessi.

Non è più possibile quindi attendere per due anni il pagamento di quanto dovuto e da noi anticipato, così come appare decisamente incongruo che tutte le spese relative al palazzo di giustizia siano a carico del Comune di Verbania che ospita la sede degli uffici giudiziari e non anche pro-quota degli altri comuni che ne godono i servizi.

Con la presente Vi informiamo quindi che abbiamo dato mandato la ns. servizio legale di verificare se sia possibile avviare una iniziativa formale tesa al recupero del ns. credito maggiorato di interessi e spese e Vi informiamo fin d’ora che se entro 15 giorni da oggi non ci sarà almeno un riscontro alla presente saremo nostro malgrado obbligati nel prossimo futuro a sospendere i servizi di riscaldamento, pulizia, manutenzioni, telefonia ecc. relativa al palazzo di giustizia di Verbania.

Mi auguro che il buonsenso prevalga e che via sia da parte ministeriale un concreto e sollecito intervento.
Con i più cordiali saluti

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