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Saturday, 21st March 2015 

The Green Kalahari

di Alessandra Atti Di Sarro

fotografie di Claudio Farinelli – Rainbow Media Group

Fino a qualche settimana fa l'espressione “The Green Kalahari” non aveva molto senso. Ogni volta che avevamo affrontato la lunga traversata da Cape Town verso nord per raggiungere il Kgalagadi Tranfrontier Park (circa 1000 km) il colore che ci aveva colpito era piuttosto il giallo.  Subito dopo aver superato Clanwilliam e i monti del Cedarberg si entra nel Nortern Cape e il territorio piatto e semi-desertico offre lunghe distese di pietre o di savana a perdita d'occhio, così gialle da far strizzare gli occhi. La strada più breve è la R364 via Calvinia, Brandvlei, Kenhard: una fettuccia dritta per centinaia di chilometri in mezzo a uno spazio sconfinato.

In ottobre, in gennaio, in luglio, che fosse primavera, estate o inverno, lo spicchio di terra che si incunea al limite del territorio sudafricano fra Namibia e Botswana ci ha sempre offerto un panorama prevalentemente giallo o, al massimo sul versante namibiano, intervallato dalle dune di sabbia rossa che caratterizzano appunto la parte sud della Namibia. Quest'anno abbiamo visitato il parco nazionale in aprile e finalmente tutto è stato chiaro. Le rocce e la sabbia in autunno, complici le piogge, si presentano ricoperte da un vello morbido e sensuale di migliaia di sfumature di verde. È stata una scoperta affascinante, una delle tante alle quali questo paese ci ha abituati, ricco com'è di scorci di natura sorprendenti e mutevoli.

Non è un caso che il managment dei SANParks stia promuovendo il Kgalagadi come meta alternativa all'ormai celeberrimo Kruger anche al turismo internazionale. Numerosi cantieri nel parco ne stanno migliorando le infrastutture ricettive e i percorsi stradali, pur sempre nell'ottica di mantenere però quel “wildness” che ne è la caratteristica principale. Vale, all'interno del perimetro del parco, l'espressione classica che i sudafricani usano per descrivere la suggestione dei loro immensi spazi “in the middle of nowhere”: chilometri di piste bianche, alcune solo per veicoli 4X4, intervallate da alcuni pic-nic sites con tavolini, braai facilities e toilets (le uniche aree dove è consentito – sempre guardandosi bene attorno – scendere dal proprio veicolo), nessuna connessione per telefoni cellulari, meno che mai per internet, una volta superato il primo campo posto all'ingresso, circa 250 km più a nord della città di Upington. Al Kgalagadi più che altrove si assapora il contatto con la natura, i suoi ritmi, i suoi spazi. E' zona di grandi felini, leoni e leopardi sono avvistamenti frequenti, ma non andate solo per quello, il parco ha molto più di quanto si immagini da offrire se si accetta di guardare alle piccole cose, fra i rami di un albero, ai bordi della pista o semplicemente alla linea dell'orizzonte, che sembra infinito.

Quella che trovate qui di seguito è la mappa del parco, con i percorsi, le distanze (fidatevi dei tempi indicati, alla velocità massima di 50 all'ora permessa, sono quelli gli orari su cui basarsi per programmare il vostro itinerario) e i campi dove si può pernottare.

Si entra da Twee Rivieren/Two Rivers, dove c'è anche il punto di accesso per l'area del Botswana e della Namibia al quale ci si deve rivolgere indicando l'eventuale desiderio di esplorare anche il territorio confinante (che ai turisti è consentito senza particolari formalità di dogana, sul sito www.sanparks.org ci sono tutte le necessarie spiegazioni). Da Upington all'ingresso del parco sono circa due ore e mezza di strada. A Twee Rivieren, come negli altri due campi principali, Nossob e Mata Mata, è possibile campeggiare in tenda o in caravan, o sistemarsi in cottage, chalet o tende su palafitte di legno (tutti self-catering completi del necessario per cucinare e di biancheria), c'è la piscina e, ma solo a Twee Rivieren, un ristorante, c'è il rifornimento di carburante e un piccolo spaccio di generi di prima necessità e cibo (ma conviene provvedere ad una spesa in città per le provviste di base: legna o carbonella, acqua da bere e cibo fresco). All'interno della parte sudafricana ci sono poi altri 6 campi “unfenced”, ovvero non recintati, ma comunque sicuri: Urikaarus, Bitterpan, Kielikrankie, Kalahari tented, Grootkolk e Gharagab, che necessitano di un veicolo 4X4 per essere raggiunti e che non hanno negozi, né aree campeggio, le sistemazioni tendate o chalet offrono un contatto con la natura davvero esclusivo (qui non sono ammessi i bambini con meno di 12 anni). Al campo di Mata Mata qualche mese fa sono stati inaugurati un gruppo di chalet nuovi, lussuosi e con ogni comodità, affacciati sulla valle dell'Auob River che insieme alle tende su palafitte del Kalahari tented camp e di Gharagab sono sicuramente le sistemazioni più suggestive del parco (e anche le più costose). Nel complesso comunque i costi sono equi e il servizio di ottima qualità. Il sito web dei SANParks offre la possibilità di prenotare direttamente on line e pre-pagare o di indirizzare la richiesta al centro di prenotazione centrale di Pretoria che in genere risponde rapidamente con un preventivo che va poi confermato con ilpagamento.

Il modo migliore per godere la vita nel parco è circolare con il proprio mezzo, sostando lungo i percorsi per una colazione al sacco o un pranzo nei pic-nic sites. Viaggiare a bassa velocità permette di osservare la natura e gli animali tutt'intorno. Nei campi principali si possono prenotare “game drive” guidati dai rangers all'alba e al tramonto, cosa che permette di uscire nel bush o nella savana anche in orari normalmente vietati. Gli accessi ai campi infatti aprono e chiudono con il sorgere e il calar del sole, per ovvii motivi di sicurezza, visto che i predatori sono attivi per la caccia durante la notte, e gli orari sono inflessibili. Rispettare le regole significa rispettare la natura e suoi abitanti. Alzarsi all'alba per uscire appena aprono i cancelli del campo è un punto d'orgoglio e può regalare incomparabili soddisfazioni. La sera, al tramonto, di fronte alla brace ardente dell'immancabile braai si rievocano gli avvistamenti più eccitanti della  giornata.

Lasciate dunque a casa lo stress da città e buon divertimento!

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